Il fenomeno del “phubbing”, ossia l’atto di ignorare le persone presenti in un ambiente sociale per dare priorità al proprio smartphone o altri dispositivi tecnologici, rappresenta una crescente preoccupazione nelle moderne ambientazioni lavorative. Questo comportamento, se non controllato, può avere impatti significativi sulla produttività, sulla sicurezza e sul benessere dei dipendenti.

Il termine “phubbing” deriva dalla combinazione di due parole inglesi: “phone” (telefono) e “snubbing” (snobbare) ed  è stato coniato nel 2012 da Alex Haigh, un giovane studente australiano, insieme al professore di psicologia Karen Douglas dell’Università di Kent, nel Regno Unito.

Haigh ha creato il termine per descrivere un comportamento sempre più diffuso osservato negli ambienti sociali e nelle relazioni interpersonali, in cui le persone ignorano coloro che sono fisicamente presenti per dare priorità all’uso dei loro smartphone o altri dispositivi tecnologici.

Il phubbing, nello specifico del posto di lavoro, può distrarre i dipendenti dalle loro responsabilità e compromettere la qualità del lavoro svolto. L’uso eccessivo dei dispositivi mobili può interrompere i flussi di lavoro, rallentare i processi decisionali e compromettere la collaborazione tra colleghi. Questo può portare a ritardi nei progetti, errori costosi e una generale diminuzione della produttività aziendale.

Uno degli aspetti più preoccupanti del phubbing sul luogo di lavoro è il suo impatto sulla sicurezza. In settori ad alto rischio come la costruzione, la produzione e la sanità, la distrazione causata dall’uso dei dispositivi mobili può portare a incidenti gravi e persino fatali. I dipendenti che sono costantemente impegnati con i loro smartphone potrebbero non essere pienamente consapevoli dei pericoli presenti sul posto di lavoro, aumentando il rischio di infortuni.

Inoltre, il phubbing può influenzare negativamente l’attitudine dei dipendenti verso la sicurezza sul lavoro. Quando i lavoratori sono costantemente immersi nei loro dispositivi mobili, potrebbero prestare meno attenzione alle procedure di sicurezza e alle normative aziendali. Ciò può portare a comportamenti imprudenti, come ignorare le norme di sicurezza, non indossare l’equipaggiamento protettivo o non seguire i protocolli operativi, aumentando il rischio di incidenti sul posto di lavoro.

Per affrontare il problema del phubbing sul luogo di lavoro e mitigare i suoi rischi sulla sicurezza, le aziende possono adottare diverse strategie:

  • Politiche aziendali chiare: Implementare politiche aziendali chiare sull’uso dei dispositivi mobili durante l’orario di lavoro può aiutare a stabilire aspettative chiare per i dipendenti.
  • Formazione e sensibilizzazione: Condurre sessioni di formazione e sensibilizzazione per educare i dipendenti sugli effetti negativi del phubbing sulla produttività e sulla sicurezza sul lavoro.
  • Zona senza dispositivi mobili: Designare aree specifiche nel luogo di lavoro dove è vietato l’uso dei dispositivi mobili, specialmente in aree ad alto rischio.
  • Promuovere il coinvolgimento attivo: Incentivare il coinvolgimento attivo dei dipendenti nelle attività lavorative e promuovere una cultura del rispetto reciproco e della comunicazione faccia a faccia.
  • Monitoraggio e feedback: Monitorare l’uso dei dispositivi mobili sul posto di lavoro e fornire feedback regolare ai dipendenti sull’importanza di rimanere concentrati sulle attività lavorative e sulla sicurezza.

Il phubbing sul luogo di lavoro rappresenta una sfida significativa per le aziende, poiché mina la produttività, compromette la sicurezza e influisce negativamente sul benessere dei dipendenti. Affrontare questo problema richiede un impegno da parte delle aziende nell’implementare politiche efficaci, fornire formazione adeguata e promuovere una cultura del rispetto e della consapevolezza sul posto di lavoro. Solo attraverso un approccio olistico e proattivo, le aziende possono mitigare i rischi associati al phubbing e creare un ambiente di lavoro sicuro, produttivo e sano.