L’intelligenza artificiale (IA) ha fatto passi da gigante negli ultimi mesi, diventando uno strumento accessibile e funzionale per tutti, a meno di un anno dal rilascio di ChatGPT 3.5 il 3 novembre 2022 seguita a breve dalla 4. Grazie alla sua facilità d’uso e alla riduzione dei costi, l’IA si è diffusa velocemente tra persone di tutte le età e imprese di ogni settore. Questa diffusione indiscriminata ha trasformato l’IA da un argomento di discussione tra esperti a uno strumento concreto alla portata di tutti.

Questa trasformazione ha avuto un impatto significativo anche sui professionisti e gli studi professionali. L’introduzione dell’IA negli studi rappresenta un’opportunità importante, in linea con il processo di digitalizzazione che molti studi professionali, in particolare quelli dei dottori commercialisti, stanno affrontando a partire dall’introduzione della fattura elettronica. La contabilità e gli adempimenti sono spesso il cuore del business di molti studi, e l’IA può automatizzare in modo efficiente i processi di contabilizzazione e data entry, grazie soprattutto alle caratteristiche delle fatture elettroniche. Questo riduce sempre di più la necessità di intervento umano, consentendo agli operatori di dedicare il loro tempo ad attività più interessanti e remunerative.

Tuttavia, le potenzialità dell’IA non si limitano a questi aspetti. Le sue vere potenzialità emergono quando viene integrata a tutti i livelli dell’operatività degli studi. Gli applicativi diventano assistenti personali che possono svolgere compiti che richiedono tempo o competenze specifiche, come l’analisi, la redazione di bozze, l’analisi del sentiment dei clienti e persino la consulenza su come migliorare i processi. L’IA ha la capacità di elaborare immagini, leggere documenti, navigare su Internet e molto altro, aprendo la porta a un’infinità di utilizzi che vanno oltre la semplice contabilizzazione o l’individuazione dei conti per registrare una fattura.

Questa trasformazione avrà un impatto inevitabile sul lavoro, soprattutto per i collaboratori degli studi professionali. Imparare a utilizzare l’IA diventerà una competenza fondamentale richiesta nel mondo del lavoro, proprio come l’uso del computer, della posta elettronica o del browser per navigare su Internet qualche anno fa. La differenza è che l’interazione con l’IA avviene in modo più “umano” e non richiede una conoscenza approfondita dei comandi o delle procedure. È sufficiente chiedere ciò che si desidera e il software capisce ed esegue. Tuttavia, è importante saper cosa chiedere e come farlo per ottenere il risultato desiderato. Approcciarsi all’IA con una mentalità aperta, essere disposti ad adattarsi e imparare sono le chiavi per sfruttare al meglio l’IA come prezioso alleato nella crescita e nel successo degli studi professionali.

Ci sono diversi modi in cui l’intelligenza artificiale può essere utilizzata negli studi professionali. Ecco alcuni esempi specifici:

  1. Automatizzazione della contabilità: L’IA può automatizzare i processi di contabilizzazione e data entry, consentendo di ridurre al minimo l’intervento umano. Ad esempio, può elaborare le fatture elettroniche, estrarre i dati pertinenti e registrarli automaticamente nel sistema contabile.
  2. Analisi dei dati: L’IA può analizzare grandi quantità di dati contabili e finanziari per identificare tendenze, anomalie o opportunità. Questo può fornire agli studi professionali una prospettiva più approfondita sulle prestazioni finanziarie dei loro clienti e consentire loro di prendere decisioni informate.
  3. Assistenza nella redazione di documenti: L’IA può aiutare nella redazione di documenti legali, contratti o altri documenti professionali. Ad esempio, può generare bozze iniziali di documenti basandosi su modelli predefiniti o esempi esistenti, risparmiando tempo e sforzo agli avvocati o ai commercialisti.
  4. Supporto nella consulenza ai clienti: L’IA può fornire assistenza nella consulenza ai clienti, aiutando a rispondere a domande comuni, fornendo indicazioni su procedure o normative specifiche e offrendo consigli personalizzati. Questo può migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti dagli studi professionali.
  5. Analisi del sentiment dei clienti: L’IA può analizzare i feedback dei clienti, ad esempio attraverso i social media o le recensioni online, per valutare il sentiment complessivo e l’opinione pubblica nei confronti di uno studio professionale. Queste informazioni possono essere utili per identificare aree di miglioramento o per adattare le strategie di marketing.
  6. Ricerca legale: L’IA può essere utilizzata per condurre ricerche legali approfondite in modo rapido ed efficiente. Può analizzare grandi quantità di testi giuridici, precedenti giudiziari e norme per fornire informazioni pertinenti e supportare gli avvocati nella preparazione dei casi.

Questi sono solo alcuni esempi di come l’intelligenza artificiale può essere utilizzata negli studi professionali. Le possibilità sono in continua evoluzione e dipendono anche dalle esigenze specifiche di ciascuno studio e dal settore in cui operano.