La cantieristica stradale è un ambiente di lavoro complesso. Presenta una molteplicità e variabilità di rischi sia per chi ci lavora, sia per coloro che vengono in qualche modo a contatto con l’area dei lavori. Per una cultura della sicurezza che consenta di ridurre concretamente il fenomeno infortunistico, sono elementi fondamentali:
- La conoscenza dei rischi,
- la prevenzione,
- l’informazione e la formazione
Cosa prendere in esame per la Valutazione dei Rischi del Cantiere Stradale
Nella valutazione dei rischi del cantiere stradale il datore di lavoro deve prendere in esame i seguenti rischi per la sicurezza:
- dei lavoratori impegnati nel cantiere, sia negli aspetti specifici delle lavorazioni che per l’interferenza del traffico veicolare;
- delle persone e dei veicoli che transitano nei pressi del cantiere stradale.
Prima della installazione del cantiere, vanno valutate:
- la tipologia di strada, la funzione territoriale assegnata ed il tipo di traffico;
- le possibili interazioni (o gli eventuali conflitti) tra le diverse componenti del traffico ammesso (es. mezzi pubblici e/o privati, residenti, pedoni, esercizi commerciali);
- le interferenze con la viabilità esistente e con l’ambiente attraversato, con particolare riferimento agli insediamenti ed alle attività presenti o programmate nelle aree ad accessibilità diretta.
Rispetto all’interferenza tra cantiere di lavoro e la strada di transito sono da valutare i seguenti rischi:
- investimento dei lavoratori che prestano l’attività lavorativa nel cantiere o nelle vicinanze;
- collisione di persone estranee al cantiere (es. pedoni residenti, passanti, clienti di esercizi pubblici, ecc.)
- urti con i veicoli in transito, da parte delle macchine operatrici;
- investimento di persone e/o veicoli provenienti da accessi laterali alla zona di lavoro (es. proprietà private, parcheggi, ecc.);
- proiezione o caduta di materiale dall’alto durante particolari fasi lavorative;
- caduta all’interno dello scavo presente ai margini del cantiere.
La valutazione di questi rischi è contenuta nel Piano Operativo per la Sicurezza (POS). Vengono descritte, per ogni lavorazione effettuata, le misure di prevenzione e di protezione collettive, tecniche, organizzative e dei dispositivi personali di protezione (DPI). Il POS, per essere più comprensibile, è corredato di tavole e schemi esplicativi. Esso è tenuto in cantiere per essere illustrato e discusso con i lavoratori ai fini della formazione obbligatoria specifica ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs. 81/2008.