Il rischio di fulminazione sul lavoro dipende dal tipo di attività svolta e dal contesto in cui si lavora. Alcune attività lavorative, come quelle svolte all’aperto con l’uso di attrezzature elettriche o metalliche, possono aumentare il rischio di fulminazione.

In generale, i lavoratori che svolgono attività all’aperto durante i temporali dovrebbero adottare alcune precauzioni per ridurre il rischio di fulminazione. Ad esempio, dovrebbero cercare riparo in un’area al chiuso o all’interno di un veicolo, evitare di utilizzare attrezzature metalliche o elettriche, e non rimanere in luoghi aperti come campi o spiagge.

Inoltre, i datori di lavoro hanno il dovere di fornire ai propri dipendenti un ambiente di lavoro sicuro e di adottare misure preventive per ridurre il rischio di fulminazione. Queste misure possono includere l’installazione di sistemi di protezione contro la fulminazione, l’adozione di procedure di sicurezza specifiche.

La CEI EN IEC 62858 stabilisce che, una volta effettuata la valutazione del calcolo probabilistico di fulminazione, è necessario aggiornare tali valori almeno ogni 5 anni, per garantirne l’adeguamento nel tempo rispetto al mutamento delle condizioni climatiche. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell’impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni 5 anni, ad esclusione di quelli installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio per i quali la periodicità è biennale.

Per verificare se la valutazione del rischio deve essere aggiornata rispetto alla valutazione fatta con la precedente normativa CEI 81-30, occorre individuare il nuovo valore di Ng e confrontarlo con il valore precedente:

Se Ng nuovo è minore o uguale a Ng vecchio, si può considerare ancora valida la precedente valutazione

Se Ng nuovo è maggiore di Ng vecchio, è necessario moltiplicare il valore del rischio già calcolato con il rapporto (Ng nuovo/Ng vecchio) e solo se supera quello tollerabile stabilito dalla normativa occorre procedere all’aggiornamento della valutazione del rischio fulminazione.