Alla fine degli anni ’80 sono stati introdotti sul mercato materiali in grado di sostituire l’amianto, ma ritenuti meno pericolosi: le fibre minerali vetrose (lana di vetro ) e le fibre ceramiche refrattarie (lana di roccia) e altri materiali simili.
In realtà nel tempo si è scoperto che anche questa tipologia di materiale può causare gravissimi problemi di salute; nel loro utilizzo è necessario prestare particolare attenzione alle dimensioni delle fibre.
Quando si ha a che fare con materiali fibrosi vecchi e non a norma, è importante ricordare che si tratta di materiali pericolosi almeno quasi quanto l’amianto.

Nota Q e nota R

La legislazione europea richiede la conformità alla nota Q o alla nota R per assegnare rischio nullo.
La nota Q richiede il superamento di un test di bio-solubilità, ovvero la capacità di essere facilmente e rapidamente eliminata dal corpo umano; la nota R richiede che le fibre che compongono le lane minerali non siano respirabili e, quindi, che abbiano diametro medio ponderato superiore a 6 micron.
Oggi le lane minerali commercializzate in Europa dai principali produttori sono conformi. Se sulla scheda tecnica non è presente la nota R e/o la nota Q, allora ci si trova di fronte a materiali potenzialmente pericolosi sia per l’installatore del materiale sia per il futuro occupante dell’edificio.

Come possiamo aiutarvi?

Le attività situate in ambienti con controsoffitto in pannelli di fibra minerale devono essere oggetto di verifica per lo stato di degrado del materiale e, soprattutto, è necessario appurare che quest’ultimo sia conforme alla normativa europea.

L’obbligo di una valutazione del rischio rientra negli obblighi di legge, allo stesso modo dell’amianto, potete contattarci per una consulenza in merito al 0121 – 303768 o segreteria@gruppopolaris.org.

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