Ancora oggi, ci sono aziende, anche di grandi dimensioni, che continuano a considerare le certificazioni e il mantenimento del proprio sistema di gestione come un qualcosa d’acquistabile sul mercato dei servizi consulenziali.
Altre aziende, a cominciare dagli uomini di vertice, non hanno la capacità di sviluppare una visione che inquadri i sistemi di gestione e le funzioni a ciò preposte, come un investimento e non come dei costi imposti dalle norme.
Spesso, poi, ad evidenziarsi è l’incoerenza delle aziende tra quanto affermano, magari con dei tazebao appesi qua e là in azienda, dove sono riportati a grandi caratteri, la missione ed i valori aziendali ivi compresi quelli relativi a Qualità, Ambiente e Sicurezza, e quanto concretamente queste aziende fanno.
Del resto, per aziende come queste, andando un po’ più a fondo, emerge il solito approccio a queste tematiche e cioè quello che le porta a non considerare mai critico il problema, in quanto non crea vincoli che impediscono all’azienda il raggiungimento degli obiettivi prioritari e, quindi, non necessita di investimenti adeguati ed è possibile, infine, minimizzare i costi connessi.
Tutto ciò porta ad una serie di conseguenze che, ad esempio, nell’ambito del sottosistema Sicurezza e tutela della salute si concretizzano nell’incapacità di:
- comprendere l’importanza, anche strategica, delle attività prevenzionali;
- definire una specifica politica aziendale (e non solo quella da appendere con quadretto, qua e là, in giro per l’azienda);
- integrare l’attività prevenzionale nel sistema di gestione aziendale;
- attribuire, al di là delle “enunciazioni di facciata”, una “pari dignità” con le altre funzioni aziendali;
- comprendere che il problema sicurezza e tutela della salute non è un qualcosa da affrontare solo nell’ambito delle Relazioni Industriali;
- definire un sistema di analisi Costi/Benefici dell’attività prevenzionale;
- individuare con chiarezza gli obiettivi da conseguire;
- definire, secondo le specificità aziendali, i ruoli e le funzioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
- programmare le azioni da attuare secondo precise priorità;
- fornire le risorse necessarie (economiche, umane e tecnologiche);
- delegare autorità e responsabilità coerentemente con l’organizzazione esistente e nel pieno rispetto delle norme di legge vigenti;
- stabilire criteri di verifica sulle modalità d’attuazione delle azioni prefissate;
- individuare le azioni correttive più efficaci.
A cura di Giovanni Polidoro
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Fonte della notizia: www.puntosicuro.it
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