Medicina del lavoro visite mediche lavoro

Ormai da alcuni anni in Italia si assiste ad un costante aumento delle denunce di malattia professionale (MP) nel mondo del lavoro. Fra queste tecnopatie, sicuramente le patologie che sono ascrivibili al rischio da sovraccarico biomeccanico costituiscono il numero preponderante, come può essere rilevato nelle diverse tabelle pubblicate in questi dall’Inail.

Si ricorda, che “l’attivazione di un programma di sorveglianza sanitaria dei disturbi e, soprattutto, delle patologie da sovraccarico biomeccanico, gestito dal MC, ha finalità essenzialmente preventive, che riguardano sia i singoli lavoratori, che il gruppo di lavoratori considerato nel suo complesso”.

Ad esempio le finalità a livello individuale, sono:
  • “identificazione dei soggetti portatori di condizioni di ipersuscettibilità ai rischi presenti, al fine dell’adozione delle misure cautelative idonee per evitare l’insorgenza della patologia;
  • individuazione di eventuali patologie nella fase precoce, preclinica, al fine di evitare l’aggravamento della patologia stessa;
  • individuazione di soggetti con patologie conclamate, al fine di adottare le misure protettive adeguate e di procedere agli eventuali adempimenti medico legali”.
Mentre le finalità a livello collettivo sono:
  • “contributo del MC ad una più approfondita ed accurata valutazione del rischio, anche mediante il confronto con i dati di occorrenza delle patologie e dei disturbi nei diversi gruppi di lavoratori esposti;
  • redazione di bilanci di salute collettiva, utili al fine di verificare l’efficacia degli interventi di prevenzione adottati e di programmare eventuali ulteriori interventi preventivi;
  • contributo alla conoscenza delle patologie prese in esame, con possibilità di confronti anche con altri gruppi di lavoratori. L’utilizzo dei dati collettivi permette, infatti, l’effettuazione di analisi comparative al fine di evidenziare eventuali significativi eccessi nel gruppo dei lavoratori presi in considerazione”.

Come per tutte le attività cliniche, si indica che il percorso diagnostico “si articola in anamnesi, esame obiettivo ed eventualmente accertamenti strumentali e/o esami ematochimici, logica di riferimento anche per queste linee d’indirizzo”.

A cura di Giovanni Polidoro

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Fonte della notizia: www.puntosicuro.it

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